Quella che segue è la cronaca di una battaglia navale dell'antichità giocata con il regolamento gratuito di Riccardo Affinati "Mare Nostrum" con l'aggiunta di alcune home rules che ci hanno consentito tra le altre cose di simulare: abbordaggi, speronamenti con affondamenti che trascinavano a fondo eventuali navi impigliate, manovre particolari come il togliere/spezzare i remi delle navi nemiche e il lancio di frecce incendiarie con conseguenti scoppi di incendi a bordo e il possibile passaggio del fuoco sulle navi agganciate o speronate.
Per indicare lo stato delle navi e la presenza di personaggi a bordo abbiamo utilizzato i segnalini di war galley, celebre boardgame GMT Games.
Come miniature abbiamo utilizzato piccole triremi e quinquiremi langton (quelle dipinte di marrone scuro) e navwar (quelle dipinte di marrone chiaro) in scala 1/1200.
Lo scenario prevedeva due flotte in campo, o sarebbe meglio dire in mare, Cleopatra e Antonio prima della definitiva sconfitta durante la battaglia navale di Azio tentano una rocambolesca fuga che termina su di un blocco navale prontamente organizzato da Ottaviano e dal suo leggendario ammiraglio Agrippa.
Scopo di Antonio e Cleopatra che possono contare su di una flotta meno potente di quella della controparte è superare il blocco è uscire in un angolo prestabilito del tavolo da gioco, scopo di Ottaviano e Agrippa quello di fermare la fuga dei nemici.
Per rendere il gioco ancora più interessante abbiamo voluto prevedere anche livelli di vittoria minori, come il recupero da parte di Ottaviano del tesoro di Cleopatra nascosto su di una nave segreta, indicazione questa appuntata su di un bigliettino a inizio partita dal giocatore che teneva Cleopatra.
Credo di aver detto tutto, via quindi con le foto...
Il blocco di Ottaviano e Agrippa
La flotta di Antonio e Cleopatra
Antonio e Cleopatra iniziano le manovre di avvicinamento
Le due flotte si studiano da lontano, Ottaviano tiene il blocco e partono i primi tiri
Antonio e Cleopatra incoraggiati dal buon esito del tiro tentano di forzare il blocco, Ottaviano e Agrippa rompono la formazione e vanno loro incontro
Scoppia una mischia furibonda, nel mare si creano ponti di navi, le imbarcazioni vengono conquistate e riconquistate, scoppiano incendi a bordo, qualche nave cola a picco
Quasi tutte le navi che ancora galleggiano risultano gravemente danneggiate, Ottaviano e Agrippa abbordano e perquisiscono quante più navi possibile prima di affondarle o di prenderne possesso (e a volte riperderle), ma non riescono a trovare il tesoro di Cleopatra.
All'improvviso da un lato dello squadrone di Antonio, una nave si allontana e prende un corridoio venutosi a creare dal caos della battaglia, è la nave che custodisce il tesoro, Antonio stesso riesce a sganciarsi giusto in tempo per scortare il prezioso carico lontano dallo scontro, il restante delle navi si sacrifica per frenare l'inseguimento di Ottaviano e Agrippa che ormai dispongono di navi troppo danneggiate per raggiungere i fuggitivi.
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